Il Nebbiolo è un antico vitigno tipico del Piemonte. Il suo nome deriva da “nebbia”: secondo alcuni per l’abbondante presenza di pruina sulla buccia degli acini maturi, tanto da farli sembrare “coperti dalla nebbia”; per altri invece, l’origine del nome, potrebbe essere legato alla tardiva maturazione dell’uva, con successiva raccolta in periodo di nebbia autunnale. Il Nebbiolo è caratterizzato da una notevole variabilità fenotipica, ovvero nella stessa varietà si riscontrano diversi caratteri morfologici sia nella vegetazione che nel frutto. Ciò è dovuto probabilmente ad una antica moltiplicazione per seme, all’accumulo di diverse mutazioni e alla presenza di virus.
Località geografica: Piemonte
Epoca di maturazione: medio-tardiva, IV epoca
Patogeni |
Clone |
Botrite | Normale |
Oidio | Sensibile |
Caratteristiche Ampelografiche:
- Foglia media o grande, pentagonale o orbicolare, trilobata o quinquelobata; pagina superiore glabra, leggermente vescicolosa, di color verde bottiglia opaco; pagina inferiore aracnoidea, di colore verde chiaro; lembo piano, abbastanza sottile, con lobi piani o leggermente involuti; sfumature rosa nel punto d’intersezione del picciolo; dentatura media e irregolare
- Grappolo medio o grande, allungato, piramidale, leggermente compatto, spesso presenta una o più ali ben sviluppate che in alcuni casi assumono quasi l’aspetto di un secondo grappolo
- Acino medio, rotondo tendente all’ellissoide; buccia sottile ma resistente, di colore violaceo scuro, ma che per la presenza di abbondante pruina appare quasi grigio; sapore astringente