La Schiava gentile è uno dei vitigni più antichi citati nei documenti medioevali ed è appartenente alla famiglia delle Schiave. Quest'ultima prese il nome dal nuovo metodo di coltivazione che vedeva le viti sclave (= schiave) di una struttura portante, e non più viti maggiori, marocche o altane libere di arrampicarsi su altri alberi. La Schiava gentile comprende nella sua varietà sia la Schiava piccola che la Schiava media: entrambi hanno gli stessi caratteri fenologici e si differenziano solo in base alla grossezza dell'acino e alla grandezza del grappolo, ma in realtà le diverse dimensioni del frutto si possono riscontrare anche sulla stessa vite. Altri sinonimi per questo vitigno sono: “Kleinvernatsch”, “Mittervernatsch” e “Rother-Vernatsch”.
Località geografica: Trentino-Alto Adige
Epoca di maturazione: media, III epoca
Patogeni |
Clone |
Botrite |
Normale |
Oidio |
Sensibile |
Caratteristiche Ampelografiche:
- Foglia più che media, orbicolare, trilobata o quasi intera; pagina superiore verde cupo, opaca e bollosa; pagina inferiore verde chiaro con nervature tomentose; lembo e lobi ondulati; denti pronunciati e un po' irregolari
- Grappolo medio, piramidale, con un'ala, spargolo
- Acino medio, subrotondo, leggermente irregolare; buccia blu-violetto, pruinosa, di medio spessore e tenera; sapore semplice e dolce